Il Congresso ha approvato il PL2903 (precedentemente passato alla Camera come PL490): un disastroso progetto di legge che minaccia la sopravvivenza dei popoli indigeni del paese. Si tratta del più grave attacco ai diritti indigeni da decenni, e la sua implementazione sarebbe catastrofica.
Il PL2903 è incostituzionale e attacca i popoli indigeni e i loro diritti su tutti i fronti. In particolare prevede di:
- togliere ai popoli indigeni “l’usufrutto esclusivo” delle loro terre, nel caso in cui queste siano ritenute “di rilevante interesse pubblico dell’Unione”.
- permettere l’annullamento delle terre indigene quando si verifica un “cambiamento” nei “tratti culturali” di una comunità.
- stabilire un precedente a favore del contatto forzato delle tribù incontattate consentendolo se utile a “mediare azioni statali di pubblica utilità”. Per i popoli incontattati potrebbe significare il genocidio.
- implementare la tesi incostituzionale del Marco Temporal (o “limite temporale”) secondo cui i popoli indigeni che non possono provare che si trovavano sulle loro terre alla data del 5 ottobre 1988, quando fu promulgata la Costituzione, non potranno mai più vedersi riconoscere i loro diritti territoriali.
- ignorare il diritto dei popoli indigeni al Consenso Libero, Previo e Informato aprendo così terre già demarcate a svariate attività di sfruttamento come agrobusiness, miniere e centrali idroelettriche.
- dare agli invasori il diritto di restare sulle terre indigene dato che la loro espulsione sarebbe consentita solo dopo il completamento del processo di demarcazione.
Centinaia di territori indigeni, casa di oltre un milione di persone, potrebbero quindi essere distrutti segnando anche la fine di decine di tribù incontattate.
Tutto ciò viola direttamente la Costituzione brasiliana e la legge internazionale, ma la maggioranza dei Deputati e dei Senatori non se ne è preoccupata e ha rapidamente approvato il progetto. Il Presidente Lula ha poi posto il veto sui punti più pericolosi per i diritti dei popoli indigeni.
Scrivi una e-mail ai Presidenti delle Camere esortandoli a rispettare i veti presidenziali.